indimenticabile lira

BRUNO VESPA


Moltiplicherò l’euro per due, ma la vecchia, debole, povera liretta mi resterà a lungo nel cuore.

VALENTINO


Peccato che la perdiamo, perché mi piace...

SUSANNA AGNELLI


Con nostalgia dico addio alla lira, ma con speranza un benvenuto all’euro.

LINA WERTMULLER


E quella bella signora con le torri in testa e la faccia tanto perbene, dove andrà a finire?

SOPHIA LOREN


Alla cara Lira vanno i miei ricordi più belli e qualche nostalgia.

Le Origini del Nome Lira

Il nome Lira deriva dal latino libra (bilancia, o libbra) considerata dai romani come una unità di peso pari a 327,45 grammi. Dallo stesso termine deriva il francese Livre. La Lira divenne unità monetaria solo più tardi con l'introduzione, da parte di Carlo Magno, della cosiddetta libbra "pesante" (408 grammi ) nel 793 d.C. Dalla libbra carolingia si ricavavano 240 denari d'argento di 1,7 grammi. Per molto tempo difatti la Lira non è mai esistita concretamente come moneta, e veniva considerata solo come "unità di conto".

1746. Le prime mille lire

La giornalista e conduttrice televisiva Paola Saluzzi mostra l'esemplare originale della prima banconota della storia italiana, del valore di 1000 Lire, datata 1746, ed emessa dalle Regie Finanze di Torino. L'esemplare era di proprietà del prof. Guido Crapanzano, il quale l'ha donata in seguito al Museo della Moneta della Banca d'Italia, ubicato a Palazzo Koch in Roma.

Quanto costava la vita ai tempi della Lira?



28 febbraio 2002. “L'Addio alla Lira”

Roma, Fontana di Trevi

“Pronto, Maestro, ti voglio con me a celebrare la nostra lira che sta uscendo di circolazione. Faremo un grande evento a Fontana di Trevi…”
“Ma ce la devono proprio toje, sta’ Lira? Mannaggia, aoh, certo che ce vengo…” Mi rispose Alberto Sordi.

“Pronto, Valeria. Vieni anche a tu a rendere omaggio alla Lira? Siccome saremo a Fontana di Trevi, tu incarni il mito della biondona tipo Anita Ekberg…”
Risposta: “Se c’e’ Alberto, volo!”.

Così incominciò a prendere forma l’evento di Addio alla Lira, ripreso da tutti giornali d’Italia e di buona parte del mondo. Persino la Tv giapponese venne a riprendere il saluto degli italiani alla propria valuta nazionale.
Ma subito nacquero problemi. Un solerte dirigente dell’amministrazione capitolina disse che non era possibile fare l’evento a Fontana di Trevi. “Devo tutelare il turista che si è fatto una trasvolata aerea per ammirare la fontana, e che si troverebbe una folla che non gli consentirebbe di fare una foto al monumento”, disse.

Per fortuna l’amica Paola Saluzzi, sempre fantastica oltrechè bella e brava, che doveva presentare l’evento, andò diretta dall’allora sindaco di Roma Walter Veltroni. “Ma chi ha detto una simile idiozia? La Lira avrà il suo tributo. Ci penso io…”
Fu così che il 28 febbraio 2002 centodieci elementi della Banda dei Carabinieri, i 25 bambini del Coro di Bruna Valenti, fotografi, giornalisti, Tv, bambini delle scuole con un pensierino sulla Lira attaccato a un palloncino, invitati e semplici cittadini assieparono la Fontana, e furono i testimoni, in un bagno di folla, dell’ultimo giorno della Lira.

Giornata memorabile. Grazie a tutti.

Dalla Lira alla Moneta del futuro
“United Future World Currency”

Che c’entra la Lira con il futuro? Penseranno alcuni di voi. E invece…

Laura Cretara, autrice delle più belle monete in Lire della Repubblica – famose per tutte le 500 Lire bimetalliche – nonché della moneta da 1 Euro – Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci, è anche l’artefice di un test della moneta globale UFWC presentata ai Capi di Stato del G8 e in altre importanti occasioni. L’artista ha voluto dare in un lato della moneta un’impronta tutta italiana ispirandosi anche al tema dell’Expo Milano 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”: un ideale albero formato da diverse foglie di alberi peculiari di ognuno dei cinque continenti.

SONDAGGIO

Si parla di un ipotetico ritorno alla Lira. La vostra opinione e' importante: siete favorevoli?